Gli audiolibri sono i nuovi eBook
0Per chi non vuole limitarsi alla lettura dei libri, l’innovazione ha regalato numerosissimi libri da ascoltare, per ogni genere e gusto.
L’Associazione degli Editori Americani (AAP) nella sua survey annuale ha valutato che la vendita degli audiolibri in USA è aumentata del 37.7% dal mese di gennaio a settembre 2015.
L’industria globale di audiolibri attualmente ha un valore stimato di 2.8 miliardi di dollari.
La vendita di audiolibri negli Stati Uniti è tutt’altro che in calo!
Gli audiolibri rappresentano ormai circa il 70% dei titoli presenti sul mercato e il 62% appartiene ai download di rete e si ha, quindi, una maggiore vendita digitale rispetto alla vendita in negozio.
Una delle grandi ragioni di questa crescita esponenziale è l’aumento continuo di titoli disponibili: solo nel 2015 si contano 43.000 nuovi titoli offerti.
La AAP, inoltre, ha valutato che circa il 44.8% delle vendite di audiolibri derivi dall’acquisto di libri per bambini. Il mezzo, dunque, sembra essere ben apprezzato dai genitori come strumento educativo.
Uno dei vantaggi dei libri audio è sicuramente la loro fruibilità: può risultare scomodo, infatti, tenere in mano un libro, o un dispositivo digitale, se si vuol leggere in treno, in auto, e l’utilizzo di semplici cuffie per l’ascolto può facilitare il nostro desiderio di lettura.
Tra i più famosi player internazionali di audiolibri c’è Audible, parte del gruppo Amazon, che conferma l’effettivo incremento negli Stati Uniti di vendite di audiolibri, sostenendo che quest’ultimi riescano ad essere venduti persino quattro volte in più rispetto al cartaceo.
Audible contiene 180.000 titoli audio, tra cui i più noti Best Sellers internazionali, ed è proprio questa sua grande offerta di generi che ne ha permesso la diffusione.
“AudioBooks Are The New E-Books”
Con questi termini si è espresso il New York Times in un articolo a riguardo.
Il giornale americano si è chiesto se leggere un libro fosse più impegnativo rispetto all’ascoltarlo, e la sua risposta è stata negativa. Esso, infatti, sostiene che l’impegno uditivo non sia minore in nulla, ma solo soggetto a pregiudizi.
In Italia siamo ancora lontani da questa logica: il nostro legame nostalgico con i libri cartacei ci fa ancora guardare con diffidenza gli strumenti digitali e-book, e la nostra cultura tende a privilegiare il mezzo visivo rispetto a quello uditivo.
“Verba volant, scripta manent” sostenevano i nostri avi latini, e questo pregiudizio sembra essere ancora molto diffuso nei Paesi extra-statunitensi.