Come ricaricare le batterie di tablet e smartphone
0Nonostante l’innovazione tecnologica ha fatto progressi notevoli negli ultimi dieci anni, innovando e introducendo nuove funzioni nei software dei nostri smartphone e tablet, resta un’annosa questione ancora da risolvere: la batteria.
Il problema della durata e della capacità di questa, parte vitale degli accessori tecnologici, è un vero dramma per chi lega la propria esistenza ai device tecnologici. Per tanti anni, tutti i produttori consigliavano di scaricare il più possibile la batteria prima di ricaricarla; inoltre si tendeva a preferire le cariche totali a quelle parziali. Lo spauracchio era “l’effetto memoria”.
Oggi questo problema è stato superato con l’introduzione delle batterie agli ioni di litio. Queste sono composte da tre elementi principali: un elettrodo positivo, un elettrodo negativo e un elettrolita che li separa. L’energia viene generata mediante una reazione chimica: quando usiamo il dispositivo, gli ioni negativi attraversano l’elettrolita migrando dal polo negativo a quello positivo. Il contrario avviene durante il processo di ricarica.
Le batterie agli ioni di litio non soffrono dell’effetto memoria grazie ad alcune proprietà dei metalli di cui sono composte. Ciò non si può dire delle batterie formate da nickel e cadmio.
Questo non vuol dire che non bisogna trattare con cura le batterie al litio. Leggere i consigli di utilizzo del costruttore e utilizzare un software per monitorare il consumo della batteria può essere utile a capire quali applicazioni drenano energia. Inoltre può essere utile scaricare quasi completamente la batteria per poi ricaricarla al 100% periodicamente.
Questi piccoli accorgimenti aiutano l’utente a massimizzare la vita utile del nostro smartphone o tablet.