Gli eBook inquinano meno della carta. Ma gli eReader e i tablet?
2Carta o eBook? Faticoso decidere tra la tradizione e la novità, la facilità d’uso e la versatilità, il maggiore o minore inquinamento. Fermi tutti, chi ha detto che gli eBook inquinano meno dei libri?
In effetti l’abbiamo detto spesso anche noi, rilanciando alcune notizie prese da fonti autorevoli, il cui esito è stato quasi plebiscitario: eBook batte libro, causa enorme dispendio di risorse ambientali che ogni pagina stampata costa al nostro pianeta.
Con però un’ammonizione: occhio allo smaltimento del dispositivo elettronico. Silicio, plastica e altri materiali che impattano sulle emissioni di Co2 sia nel processo di produzione che in quello di dismissione, e potrebbero annullare (se non addirittura peggiorare) il rapporto di convenienza tra eBook e versione cartacea.
A pensarla così, uno studio molto interessante e assai ben argomentato del portale “The Millions“; Nick Moran ha analizzato più a fondo la situazione, e i risultati sembrano dare ragione agli irriducibili del cartaceo. Prendendo in considerazione il mero raffronto tra la lettura di un libro cartaceo e uno digitale con relativo impatto ambientale, non c’è storia: eBook batte libro.
Ma considerando invece l’impatto eBook + supporto utilizzato per la sua lettura? (in questo caso è stato scelto un iPad, data la mole di dati disponibili in Rete). Il confronto cambia drasticamente a favore dello stampato.
L’iPad emette quasi 6 volte più Co2 di un libro cartaceo, e poco meglio fa l’iPad 2. Ciò detto, viene considerato un arco temporale abbastanza ristretto. Perchè il tablet abbia nuovamente il sopravvento sulla carta, anche includendo gli inevitabili costi ambientali di produzione e smaltimento, è necessario aspettare la bellezza di 5 anni.
L’analisi di Moran è ben supportata dai dati raccolti online, ma proprio questo è anche il suo limite: il device scelto è uno tra i più inquinanti, e il suo utilizzo non è circoscritto alla sola lettura di eBook. Ci si gioca ad Angry Birds, si leggono email, si naviga in Rete…e ciò fa naturalmente lievitare la bolletta ambientale.
Meglio andrebbe sicuramente con un dispositivo meno impattante sull’ambiente come un eReader, che può sopravvivere anche a un mese intero di letture senza la necessità di una ricarica. In questo caso l’arco temporale necessario ad ammortizzarlo potrebbe dimezzarsi, e rendere la scelta del digitale altrettanto se non più conveniente.
A patto, ovviamente, di accettare di possedere un dispositivo non proprio “all’ultimo grido”. Sareste pronti a utilizzare un vecchio iPad quando tutti possiedono il nuovo modello? O un Kindle 2 quando si è arrivati quasi alla quinta generazione?
Questa analisi non ha molto senso: il dispositivo dedicato alla sola lettura è l’ebook reader, non il tablet. Non ha nessun senso logico confrontare il libro a stampa con il tablet, perché 1) il tablet consuma 30 volte più di un erader 2) perché il tablet svolge anche altre funzioni che venivano svolte col PC o con la TV. Quindi i dati di questa analisi non sono attendibili.
Articolo molto interessante, tuttavia viene trascurato un dettaglio di non poca importanza: l’emissione di CO2 di un iPad rimane invariata se sul dispositivo si hanno più libri, invece leggendo anche solo 5 libri all’anno il valore viene raggiunto. Quindi gli e-reader sono comunque una forma di inquinamento minore.
Sarebbe interessante fare un calcolo valutando il numero di e-reader assemblati in un anno e il numero di libri stampati: credo che il rapporto darebbe vincitore gli e-reader.