I giornali su iPad hackerati. A rischio anche gli eBook?
0L’iPad ha rappresentato una boccata d’ossigeno per il mercato editoriale mondiale; non soltanto per il fenomeno eBook, a noi tanto caro, ma anche per le testate giornalistiche, quotidiani in primis. Il gioco però potrebbe essersi ritorto contro i propri creatori.
Prendiamo spunto dal “Post“, che oggi annuncia:
Sulla base delle informazioni fornite al Post dal gruppo di “ricerca hacking” di Dark Apples, abbiamo potuto verificare che l’acquisto a pagamento di diverse testate italiane e internazionali è aggirabile con impressionante facilità e in pochi secondi usando un paio di applicazioni disponibili gratuitamente in rete.
Tra i giornali leggibili “a scrocco”, le celeberrime Wired e New Yorker. L’Italia è a sua volta ben rappresentata da due testate di spicco, Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, ma anche altre (come Il Sole 24 Ore) sono scaricabili gratuitamente con qualche minuto – e conoscenza tecnica – in più.
Il sistema di sicurezza del Digital Content Viewer, applicazione di Adobe deputata alla protezione dei contenuti, ha insomma mostrato più di una falla, e pare che il problema non si limiti ai giornali online. Sempre il Post segnala come
in rete si segnalano facilità di violazione anche delle protezioni DRM (Digital Rights Management) degli ebook italiani messi in vendita ieri, anche questi in un formato gestito da Adobe.
Giusto ieri parlavamo dell’incremento dei fenomeni di pirateria legati agli eBook. Ora la domanda sorge quantomai spontanea: come si comporteranno gli eBook store italiani per fronteggiare l’emergenza?