Salva l’ambiente, leggi un eBook!
0Ci sono molti buoni motivi per leggere un eBook. E’ più leggero di un libro cartaceo, ingombra molto meno, gli eReader sono delle vere e proprie biblioteche portatili, ed i device si fanno sempre più performanti ed economici. Ora, il Washington Post prova a darci un’ulteriore prospettiva sulla quale ragionare nell’annoso dubbio “meglio un eBook o un libro?”. Le ripercussioni sull’ambiente.
Non è un tema da poco, considerato che ancora non è chiaro quale dei due inquini di più. Vero è che per stampare un libro bisogna abbattere degli alberi, utilizzare tanta acqua, che l’inchiostro è nocivo e così via. Ma gli eBook? Di per sé, sono solo innocui agglomerati di bit.
Ma i dispositivi sui quali possono essere letti, gli eReader, sono delle potenziali bombe ecologiche. La loro produzione inquina, ed il loro smaltimento potrebbe essere perfino più problematico. Senza contare che di tanto in tanto andranno ricaricati, e che l’energia per farlo produrrà altro inquinamento.
Insomma, alla fine della fiera, chi inquina di più?
Facciamo parlare i numeri: la produzione di un libro ci costa 7,5 kg di diossido di carbonio, inclusa ogni fase della produzione e del trasporto. Un iPad ne richiede 130. Un Kindle addirittura 170. Bisogna però considerare che, una volta terminato, il nostro bel libro finisce nello scaffale, e probabilmente ne leggeremo un altro. Quindi altri 7,5 kg di emissioni. Un Kindle grazie a Dio non viene gettato dopo il primo utilizzo. Quindi, se leggiamo almeno 23 eBook con il nostro dispositivo, abbiamo ammortizzato ampiamente la quantità di schifezze immesse nell’ambiente.
Capitolo acqua. Ne servono circa 28 litri per la produzione di un libro. Dieci volte tanto per un eReader. A conti fatti, vale il discorso fatto in precendenza: se si leggono almeno 10 titoli con il device, il conto è in pareggio, e dall’undicesimo libro in poi sarà la versione cartacea quella più inquinante tra le due.
E per quanto riguarda i prodotti chimici utilizzati per la produzione di eReader e libri? Qui siamo in parità: il libro stampato necessita di inchiostro, che rilascia nell’aria una serie di veleni in molti casi cancerogeni. Lo stesso fanno gli eReader, se sostituiamo al ragionamento dell’inchiostro i metalli non riciclabili utilizzati per l’assemblaggio dei circuiti elettronici.
Facendo un rapido calcolo, per lettori mediamente incalliti, e con una durata del prodotto di non meno di un paio di anni, l’eReader batte a mani basse il libro stampato.
Per chi però non resiste al fascino della carta, e dell’ormai mitico “odore di inchiostro”, due sono i suggerimenti. Comprare un libro da un retailer online (che non immagazzina più libri di quanti ne possa vendere), o…andare nelle care, vecchie biblioteche.
Dove l’odore di libro (e di polvere) non mancherà di certo!